Contro la pornografia, perché sexting e pornopop ci fregano le coscienze

La verità banale e agghiacciante della storia della ragazza suicida è che, con buona probabilità, nessuno – vittima e carnefici -, alla fine, aveva coscienza dello schifo che si stava consumando. Era solo sexting, era solo un video virale. Allora, sono contro la pornografia, non perché voglia censurarla: è incensurabile. Ma, per lo meno, siamo seri: non c’è nessuna pornosofia o liberazione all’orizzonte. Solo nuovi strumenti di dominio delle coscienze che, come sempre, colpiranno più forte i più deboli.

No alle Olimpiadi di Roma 2024, Virginia Raggi ha ragione

Roma non ha bisogno di un grande evento; ha bisogno di piccole strutture funzionanti, per le famiglie e per gli sportivi veri, non per lo showbiz delle Olimpiadi. Strutture che possano essere finanziate nella normalità, dato che ai grandi eventi non servono palestre a Quarto Miglio e a San Basilio. E Raggi, nonostante le accuse che i maître à penser muovono al M5s di essere irresponsabile, ha compiuto una scelta saggia e ragionevole.