La politica delle nevrosi

Berlusconi, l’altro giorno, ha insultato per l’ennesima volta Rosy Bindi dileggiando quella che egli giudica la scarsa avvenenza dell’esponente Pd. Una vera e propria mania compulsiva, da parte del premier, che ha fatto delle volgarità contro la Bindi il corollario alle sue consuete battute sessiste. Fino ad oggi, d’altronde, l’ossessivo martellare sul sesso di Berlusconi era considerato parte della sua strategia volta alla trasformazione della politica in spettacolo. Ora, la gravità e la gratuità delle volgarità indirizzate da Berlusconi alla Bindi, ultima perla di un rosario fatto di lascivi commenti che il premier non riesce a non proferire in qualsiasi contesto, come sul palco confindustriale all’ultimo Euromed a Milano, svelano che non si tratta di una strategia ma di una nevrosi senile. Un’ossessione che si fa politica. A sostegno della tesi di Veronica Lario che, illo tempore, disse che il marito era malato. Non è raro, d’altronde, che i politici investano affettivamente su quelle che, all’inizio della loro carriera, erano semplici strategie razionali rispetto allo scopo di consolidare il proprio potere. Ma è decisamente più raro il caso di una nevrosi che si fa politica, dove gli elementi cognitivi e catettici, cioè affettivi, del politico verso un oggetto servono, contemporaneamente, […]

Le Mani della “cricca” su Mantova

La cricca voleva salvare il lottizzatore, ma i giudici amministrativi danno ragione alla tutela del patrimonio comune Mantova, splendida città sulla quale s’allungava l’ombra di una lottizzazione edilizia che avrebbe violato una città dichiarata patrimonio dell’Unesco, è salva. E stavolta, nella complessa storia di conflitti fra i costruttori, con i loro interessi, e le associazioni dei cittadini, impegnati nella difesa di quel paesaggio che la nostra carta fondamentale tutela, spunta anche il nome di Fabio De Santis, il provveditore alle opere pubbliche della Toscana arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla «cricca». Il principio da cui prende spunto questo caso è il solito: «L’economia deve girare». E così i comuni, strangolati dalle finanziarie, si ritrovano con l’acqua alla gola, pronti a vendere i gioielli di famiglia. Tutto parte della lottizzazione della Lagocastello: 200 nuove villette in riva al Lago Inferiore che si affacciano sulle sagome del Palazzo Ducale dei Gonzaga, del castello di san Giorgio e della cupola di sant’andrea, entro la cui fabbrica si custodiscono le preziosissime reliquie del sangue di Gesù, recentemente popolarizzate, fra i non fedeli, dalle storie new age sul sacro Graal. Una cornice di rara bellezza, dove i valori artistici di Filippo Juvarra e del Mantegna si iscrivono […]

Costa del Crime – La mafia in Costa del Sol

Non solo casalesi. La costa spagnola è il paradiso per i mafiosi britannici e i russi. Di seguito, la mia inchiesta pubblicata sulla Voce di luglio. Eclissi di sole sulla Costa del Sol. La Costa Nostra, com’è stata ribattezzata, è una vera internazionale del crimine organizzato. Mafia, ma non solo italiana. (il video è il trailer di Sexy Beast, film sui mafiosi inglesi in Spagna) Il litorale iberico, infatti, è diventato il laboratorio per ridisegnare nuove alleanze e strategie nella spartizione dei traffici illeciti fra le criminalità organizzate di tutto il globo. Perché i sodalizi criminali dimostrano maggiore capacità di cooperazione rispetto alle logiche competitive dell’economia legale. Questo consente ai boss di intraprendere nuovi e fruttuosi business, con una sorta di specializzazione funzionale di tipo evoluzionistico che caratterizza le attività internazionali delle mafie che operano come altrettanti “rami d’azienda”. I colombiani si occupano di cocaina, i montenegrini gestiscono l’eroina afgana, i russo-baltici smerciano petrolio e gas illegale, la mafia russo-ebraica o caucasica si occupa della vendita di uranio e plutonio, le mafie italiane sovrintendono al mercato delle derrate alimentari e riciclano i proventi degli illeciti nelle speculazioni immobiliari. Fra i più forti nella speculazione mattonara, oltre ai casalesi, ci sono […]