I Poteri forti in Abruzzo

Chi sono le aziende della ricostruzione in Abruzzo? E fra indagati e rapporti opachi, c’è anche un’ex azienda di Silvio e Paolo Berlusconi. Negli appalti, in Abruzzo, qualcosa potrebbe essere andata storta. Per ora, l’attenzione della magistratura si è concentrata sul G8. Ma sono gli stessi appalti delle ricostruzione a meritare qualche considerazione in merito ai soggetti coinvolti: ci imbattiamo, infatti, in complicati intrecci, conflitti d’interesse, rapporti con ditte discutibili, imprenditori e dirigenti con disavventure giudiziarie. Ad incuriosirci particolarmente è il progetto C.a.s.e: un acronimo che sta per complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili; 184 edifici complessivi, per un totale di circa 4.600 appartamenti, capaci di resistere a nuovi sismi, immersi nel verde. In pratica, la famosa new town.  Un progetto per una spesa totale di circa 710 milioni di euro. Secondo l’Ara, l’associazione per la ricostruzione dell’Aquila, troppi soldi spesi male. Per l’Ara, infatti, il costo al metro quadro del progetto Case è pari a 2.850 euro, contro un costo di costruzione medio di un palazzo a norma antisismica pari a €.1.100,00/1.300,00 mq. Ma chi ha ricostruito l’Aquila? Sono 16 le ditte o consorzi che si sono aggiudicate l’appalto per la realizzazione dei 150 edifici del progetto Case. Si tratta solo di un […]

Come sfioriscono le democrazie

L’alta conflittualità che caratterizza e condiziona il sistema politico italiano è, indubbiamente, un portato dell’assenza di una memoria condivisa pubblica. Il recente caso di Craxi ne è la riprova. La cosa, d’altronde, non è una novità: la storia d’Italia è dibattuta nei suoi tratti salienti e fondativi. Non è per alcuni il Risorgimento una rivoluzione mancata, come sosteneva Gramsci? Giolitti fu colui il quale estese il suffragio e permise l’accesso alla politica anche dei non-notabili o fu “il ministro della malavita”, come sosteneva Salvemini? La nostra identità pubblica nasce più fragile di quella di altri Paesi: è un fatto. In Inghilterra e in Francia non c’è una simile frattura su Cromwell o i valori della Repubblica. In realtà, da circa vent’anni, i partiti sono afflitti da una grande amnesia politica che non ha fatto altro che aggravare il quadro clinico. Da molti anni, la cultura politica post ideologica si è affermata come un tratto fondamentale delle democrazie occidentali. Il fenomeno, a volte, non è stato indagato come un dato di fatto ma è stato piuttosto invocato come il benemerito primato postumo del governo amministrativo depoliticizzato. Queste sorti hanno prima portato i governi tecnici, Dini e Ciampi, ad esempio; infine hanno […]

La Commissione presenta Europa 2020 – Un futuro verde, con qualche ombra

Rinnovabili, risparmio energetico, tecnologie verdi, sviluppo del lavoro legato alle nuove energie. La nuova “strategia europea per crescita e lavori sostenibili”, chiamata Europa 2020, è stata presentata ieri a Bruxelles dalla Commissione Europea, presieduta da Barroso. Si tratta della nuova “Agenda di Lisbona”, il grande piano, lanciato nel 2000, che avrebbe dovuto trasformare l’Unione Europea, entro il 2010, nella prima tecnologia al mondo basata sulla conoscenza: un obiettivo, in  parte, fallito. Andrà meglio questa volta? La nuova strategia, questa volta, punta tutto sul “verde”. Il cuore del progetto è l’obiettivo “20-20-20”. Ciò significa che, entro il 2020, bisognerà ottenere una riduzione dei gas serra, rispetto ai livelli del 1990, del 20%; il 20% dei consumi energetici della Ue proverrà da energie rinnovabili e si dovrà raggiungere un 20% di risparmio energetico. Europa 2020 è articolata su tre priorità – crescita intelligente, sostenibile e inclusiva -, e altri quattro obiettivi, oltre al 20-20-20. Il primo punto prevede di portare al 75% l’occupazione, dall’attuale 69%. Il 3% del Pil dovrà essere investito in ricerca e sviluppo, contro l’attuale 1,9. Il tasso di abbandono scolastico dovrà essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani dovrà essere laureato (oggi, i laureati in […]