Monnezza senza frontiere

Il mercato dei rifiuti in Europa sembra funzionare, ma la vecchia ed inadeguata Convenzione di Basilea lascia scappare tonnellate di sostanze pericolose I dati della Commissione Europea sul traffico illegale di rifiuti in Europa ha registrato un significativo aumento*. Si tratta di rifiuti ordinari e pericolosi che, dal cuore dell’Europa, si muovono verso il resto del mondo. Un traffico volto ad aggirare i costi legati alla corretta gestione ambientale dei rifiuti. Ma anche il traffico legale di rifiuti è aumentato: dal 1997 al 2005 i valori sono quadruplicati. E’ il mercato che seleziona il Paese ottimale, dal punto di vista del corretto smaltimento del rifiuto, o piuttosto si tratta di una caccia al prezzo più basso, con il conseguente corollario di problemi ambientali? [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=nsUKCRxpXiI] Il traffico di rifiuti fra Paesi UE “apparentemente” sembra dimostrare che nell’Unione si è creato ed è funzionante un vero “mercato unico”, legale, ovviamente. Il paradosso è che il mercato legale funziona bene. Ma è una coperta troppo corta, che lascia fuori un enorme mercato nero. Vediamo perché. Nel 2005 (gli ultimi dati disponibili) dei 10,4 milioni di tonnellate di rifiuti “movimentati” all’interno dell’Unione, solo l’11% è finito verso Paesi terzi (non OECD, per la precisione). […]