Nabucco, la chiave di volta del Kurdistan

Otto trilioni di metri cubi di gas naturale curdo alimentano le ambizioni dell’Unione Europea di rendersi indipendente dalla morsa russa. Il grande gasdotto Nabucco, patrocinato dalla Ue, la cui utilità strategica è rompere il monopolio della Russia nelle forniture di gas ad Eurolandia, potrebbe risorgere. Il progetto comunitario, infatti, è stato dato più volte per spacciato a causa della concorrenza di South Stream, il gasdotto russo concorrente che, allo stato attuale, rappresentava un’alternativa più solida. Ma il nuovo valzer delle alleanze fra Transcaucasia e Medio Oriente potrebbe rilanciare il progetto targato Bruxelles. “Possiamo fornire all’Europa 15 bilioni di metri cubi di gas per far funzionare Nabucco”. A parlare è il “ministro degli Esteri del Nord Iraq” Ashti Hawrami, rappresentante della provincia del nuovo Iraq sorto dalle ceneri dell’autocrazia di Saddam Hussein e che coincide esattamente con il Kurdistan iracheno. Il Nord Iraq, che ambisce anche all’indipendenza, tuttavia, è un grosso problema nello scacchiere mediorientale. Qualora diventasse uno Stato, avrebbe un fortissimo potere destabilizzante verso la Turchia, nei cui confini è inglobata l’altra metà della regione storica del Kurdistan. Secondo le prudenti dichiarazioni dell’Onu, d’altronde, i curdi sono una “nazione senza Stato” e non possono invocare il principio dell’autodeterminazione dei popoli […]

Osservatorio terrorismo: la contabilità dell’orrore

Terrorismo islamista ma non solo, al-Qaeda si ramifica dal Caucaso al Bangladesh, mentre sale il numero delle morti fra i civili. Iraq e Afganistan i Paesi col maggior numero di vittime e attentati. Ecco i dati. 14.499 attacchi terroristici, l’ultimo anno, con più di 22.000 morti e 67.000 feriti. Il 43 percento del totale delle vittime, circa 6. 200 morti, è concentrato nel solo Iraq: già nel 2006, l’Iraq forniva il 60% del totale. E’ quanto emerge dalla lettura dell’ultimo report del National Counterterrorism Center (scaricalo qui). Il numero di attentati in Europa ed America – secondo l’autorevole fonte – sta notevolmente calando: ma aumenta in modo esponenziale in Africa – Somalia, Kenia e Nigeria, più 96% – e Afganistan – più 16% -. Iraq, Afganistan, Pakistan, India e Thailandia, sono i Paesi più colpiti dagli attacchi. La maggioranza degli attentati è realizzata con strumenti convenzionali (bombe, fucili), ma è forte l’aumento del ricorso a tecniche suicide (suicide bombing, più 50 percento; suicide car bombing, più 40). Gli attacchi suicidi, tuttavia, rappresentano solo il 3% del totale. I musulmani sono il primo gruppo religioso ad essere colpito (il 50% delle vittime di attacchi terroristici). Si tratta di uccisioni realizzate in […]