Ex mafiosi e fascisti in Campidoglio

Che il Pdl non fosse una vera e seria destra conservatrice moderna e rispettabile era chiaro. Un’ulteriore conferma, di cui non sentivamo proprio il bisogno, proviene da Roma, dove è scoppiato il bubbone di “Provolino”. Provolino è il sopranome di Maurizio Lattarulo, ex Nar, già braccio destro del boss della Magliana, De Pedis, è stato l’elemento di congiunzione fra la mafia romana e l’eversione nera, insieme al sodale Massimo Carminati. Orbene, Provolino, con questo cv, è giunto ad essere staffista e consulente del Comune di Roma, per nomina avvenuta con decreti sindacali firmati Alemanno. Non ho mai creduto che il sindaco postfascita avrebbe potuto realmente tagliare col suo passato, che tanto passato non è, dato che è sposato con Isabella Rauti, figlia dello storico esponente della destra pura e dura, Pino Rauti, e scommetto che fra gli scaffali del loro buen retiro sia più facile trovare Julius Evola che Adam Smith. La nomina di Lattarulo non è solo inopportuna, ma forse anche illegittima, dato che sarebbe stato assunto con un contratto con “riserva di accertamento dei requisiti per l’accesso allo stesso” che probabilmente non ha. Purtroppo, certo non scopriamo oggi la storica alleanza fra destra fascista e mafia che, anzi, […]

Costa del Crime – La mafia in Costa del Sol

Non solo casalesi. La costa spagnola è il paradiso per i mafiosi britannici e i russi. Di seguito, la mia inchiesta pubblicata sulla Voce di luglio. Eclissi di sole sulla Costa del Sol. La Costa Nostra, com’è stata ribattezzata, è una vera internazionale del crimine organizzato. Mafia, ma non solo italiana. (il video è il trailer di Sexy Beast, film sui mafiosi inglesi in Spagna) Il litorale iberico, infatti, è diventato il laboratorio per ridisegnare nuove alleanze e strategie nella spartizione dei traffici illeciti fra le criminalità organizzate di tutto il globo. Perché i sodalizi criminali dimostrano maggiore capacità di cooperazione rispetto alle logiche competitive dell’economia legale. Questo consente ai boss di intraprendere nuovi e fruttuosi business, con una sorta di specializzazione funzionale di tipo evoluzionistico che caratterizza le attività internazionali delle mafie che operano come altrettanti “rami d’azienda”. I colombiani si occupano di cocaina, i montenegrini gestiscono l’eroina afgana, i russo-baltici smerciano petrolio e gas illegale, la mafia russo-ebraica o caucasica si occupa della vendita di uranio e plutonio, le mafie italiane sovrintendono al mercato delle derrate alimentari e riciclano i proventi degli illeciti nelle speculazioni immobiliari. Fra i più forti nella speculazione mattonara, oltre ai casalesi, ci sono […]