Crisi e ambiente, i costi della salute

Pochi investimenti sull’ambiente e aumentano i costi sulla salute, il New Energy Finance dimostra che gli Stati devono spendere di più La crisi danneggia l’ambiente.  Gli analisti del New Energy Finance (NEF) dal summit Global Futures 2009 di Londra, infatti, hanno fatto due conti ed hanno valutato i costi indiretti della crisi giungendo a delle conclusioni spiazzanti. Fra gli shadow costs (costi ombra) più perniciosi e beffardi, infatti, vi sarebbero quelli legati alla diminuzione degli investimenti sulle altre fonti di energia. Gli investimenti, infatti, in questo momento sembrano seguire delle logiche di economicità di breve durata: di fronte alle esigenze di contenere i costi, le economie stanno puntando nuovamente ed in modo massiccio sul petrolio. Allo stato attuale, infatti, le energie rinnovabili offrono delle prestazioni efficienti nella lunga durata, giacché nel breve periodo bisogna fare fronte agli ingenti costi sulla ricerca che, ovviamente, diminuiscono nel tempo. Il petrolio, invece, è apparentemente – cioè ora – meno costoso. Soltanto che l’inquinamento prodotto dal combustibile fossile, nella lunga durata genera ingenti esternalità negative; ovvero, comporta dei costi indiretti legati alla distruzione dell’ambiente e ai danni che la raffinazione del petrolio causa alla salute umana. Il report del NEF stima che l’impatto della […]