Females in front per le pari opportunità

Females in front e alcuni europarlamentari sono a caccia di firme per chiedere alla Commissione Ue di incardinare una donna in almeno uno dei quattro posti chiave che si eleggeranno a breve.

250 milione di donne in Europa ed un solo leader, Angela Merkel. In compenso, c’è chi incardina ex soubrette nel dicastero delle Pari opportunità…

march8«Le donne devono lavorare il doppio degli uomini per essere stimate la metà», diceva Simone De Beauvoir: ma in politica le proporzioni sembrano essere ancora più sfavorevoli. Ecco, allora, che l’associazione Females in front – animata da europarlamentari di tutti gli schieramenti – dà vita ad una petizione popolare per richiedere alla Commissione di garantire attraverso misure ad hoc quei principi di pari opportunità di genere, previsti dai trattati Ue.

L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per chiedere alla Commissione di eleggere almeno una donna nei quattro posti chiave Ue che si sceglieranno a breve: presidente dell’Unione, ministro degli Esteri, presidenti della Commissione e del parlamento.
In cinquant’anni di Europa, infatti, mai c’è stata una presidente della Commissione. Ancor’oggi i numeri i rivelano una realtà fatta di discriminazioni: 9 commissarie Ue contro 18 uomini, una sola premier e solo il 25% di ministre, presso i governi nazionali.

L’iniziativa è stata portata avanti, sul web, dalla europarlamentare danese del Pse Christel Schaldemose: «Non penso che le donne siano necessariamente meglio degli uomini – ha dichiarato la parlamentare ad Euobserver – sono esattamente come gli uomini. Con una o più donne nelle posizioni chiave, l’Unione diventerà semplicemente più rappresentativa della propria cittadinanza. […] Guarda le foto dei summit europei. Solo vecchi uomini, quando le donne sono il 50% della popolazione!»

Finora le firme sono circa 186.000. E nonostante il web si sia mobilitato, la notizia non ha minimamente bucato l’informazione in Italia.
Dei diciassette parlamentari Ue che animano Females in front, solo Luisa Morgantini è italiana. Di 19 associazioni supporter della manifestazione, non ce n’è nessuna italiana.

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